Isolotti e scogli da est a ovesT
LE ISOLE DI PONENTE
L'ISOLA PIU' GRANDE DI "CESARIA"
L'isola di Cesaria o Grande conosciuta anche con l'appellativo "Isola dei Conigli" è la più grande e dista 250 mt. dalla terra ferma. L'isola stretta e lunga si articola in tre bracci, il più orientale "Lu Campu" al centro "La Mpresa" e ad ovest "La Chianca d'Abramo". Tra i bracci si aprono altre e tante insenature che prendono il nome di "Lu lakkuddhu", "Il laghetto" e dall'altro lato "Puertu Pignatu" o "Porto delle Pignatte" dovuto al gran quantitativo di cocci giacenti sul fondo a testimonianza della presenza in epoca romana di navi anforarie.
Sul braccio orientale che si conclude con "La punta di li crape" o "Punta delle capre", giacciono dei macigni ed il più noto è detto "pietra dei cento ducati" che nel 700 fu punto di riferimento per la navigazione e la conseguente pesca fortunata che procurò ai fortunati pescatori per l'appunto cento ducati. Sul margine nord dell'insenatura delle pignatte è visibile lo scavo di una tomba nella roccia.
In prossimità dell'isola Grande, verso la costa, sorgono lo scoglio de "Il Campo" e lo "Scoglio Mojuso" che deve il nome al fondale fangoso, mentre nel poco spazio della superficie è stata rilevata una specie esclusiva di Iris classificata come Iris revoluta nova specie. E sul margine più occidentale lo scoglio di Chianca d'Abramo.
"Scoglio della Penna" parallelo all'Isola Grande.
Lo Scoglio dell'occhio, una roccia appena affiorante e del tutto invisibile con l'alta marea, tanto da richiedere l'apposizione di una lanterna che ha dato spunto al nomignolo di: "scoglio della Colonna".
Più ad ovest di fronte al sito detto "Scala di Furno" dove affiorano insediamenti risalenti all'età del bronzo, lo scoglio "Ti lu cipuddhazzu" che durante la stagione piovosa si ricopre di Muscari Comosum volgarmente conosciuto come "Cipollaccio".
L'isola di Cucciu Manneddha dimora di uccelli marini denominati Maneddha, nel tratto di mare tra la costa e l'isola giace sul fondale un'antica strada lastricata.
Isola della Malva non lontano da Torre Chianca vede l'abbondante crescita di "Lavatera arborea" o Malva Arborea, nei pressi di questa emergenza, nel 1932 fu rinvenuta la statuetta del dio Thout con le sembianze di un cinocefalo ed ora esposta al Museo Nazionale di Taranto.
Isola della Chianca con una superficie di circa 3 ettari sorge difronte all'omonima Torre, quasi interamente compatta ed omogenea, secca e salmastra dove crescono abbondanti gli "Aspargi selvatici" presenti tutto l'anno. Il lato nord è sabbioso con cespugli sempreverdi.
LE ISOLE DI CENTRO
Ubicate la Torre che sorge al centro del Paese: Lo Scoglio è interamente occupata da una struttura alberghiera, lo Scoglio di Mezzo ed oltre lo Scoglio di Testa, le tre isolette separano il seno di ponente da quello di levante.
In prossimità dello Scoglio "Il Campo" il sottile isolotto "lu Pilu" o "il Pelo" visibile nella stagione delle secche tra marzo ed aprile. Il nome è legato ad un tipo d'erba filiforme resistente alla salsedine ed impiegata nella produzione delle nasse, particolari reti da pesca e di corde per le attività marinare.
A destra dell'Isola Grande lo Scoglio del Campo, si trova in mare aperto per questo a tutto campo
LE ISOLE DI LEVANTE
Scoglio dell'occhio rosso affiora durante il periodo delle secche nella bassa marea, sorge in prossimità dello Scoglio di Testa all'interno del porto di levante, l'abbondante presenza di alghe rosse ne ha determinato il nome.Isoletta "ti lu Capparrone", posta al lato opposto dell'insenatura è il naturale prolungamento della penisola dell'Astrea, ha l'aspetto di una capanna che galleggia sul mare.Scoglio della Taverna a poca distanza dalla costa vicino all'insediamento nel 1600 di una taverna che dette il nome a questa formazione non sempre visibile specialmente con l'alta marea.
Scoglio dell'Astrea di piccolissime dimensioni, sorge all'interno dell'insenatura formata dalla penisola della Astrea.